Rivelate oggi le immagini dei francobolli autoadesivi da 80 centesimi che dal 3 luglio promuoveranno l’Expo 2015, aperta oltre due mesi prima. Sono sul tavolo o, meglio, sullo schermo. A questo punto, la domanda torna spontanea: ma ne valeva la pena?
Passi per il valore in cui compaiono il logo e la mascotte “Foody”, idea peraltro già adottata dalla Corea del Nord. Ma i restanti… Richiamano altrettante xilografie riprese da un volume di Giovanni Tatti Lucchese, intitolato “Della agricoltura” e edito nel 1560 da Francesco Sansovino.
Quanto alle caratteristiche tecniche, il primo dentello è stampato in un milione e seicentomila unità, mentre i fogli sono da settanta. Gli altri quindici sono racchiusi in una confezione unica, realizzata in quattrocentomila copie. Nelle vignette si aggiungono emblema, motto (“Nutrire il pianeta, energia per la vita”) e testo “Esposizione universale Milano 2015”. Mancano -anche sui bordi, dove però compare lo stemma del dicastero allo Sviluppo economico- le date di apertura e chiusura della manifestazione, forse per sviare il fatto che le cartevalori arrivano con un ingiustificabile ritardo. I bozzetti sono stati presentati direttamente dagli organizzatori, poi adattati al Poligrafico.
Il bollettino illustrativo propone un articolo del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina. L’annullo fdc sarà disponibile all’ufficio postale Milano Palazzo della Regione, ubicato in via Algarotti 1.