Una selezione di quanto fatto ha raggiunto persino il presidente della Repubblica, che ha ringraziato via lettera. Destinatario, Rinaldo Bellatto, artefice di particolari magneti (sì, proprio quelli che si possono attaccare al frigo) partendo da cartoline d’antan.
È figlio di noti arredatori che, insieme ad altri mobilieri, resero Rosta (Torino) la famosa Brianza della val di Susa, dove negli anni Ottanta gli abitanti della zona andavano a comperare i mobili. “Incominciai quasi per caso vent’anni fa ad organizzare eventi culturali nel negozio, come la mostra di matite o di fotografie di Fulvio Roiter”, ricorda ora il diretto interessato in questa intervista con “Vaccari news”. La passione, “poco alla volta, mi portò per due anni ad allestire mostre itineranti”. “Poi nuovamente riprese la collaborazione in azienda sino a quando, due anni fa, vidi per caso su Facebook un’amica che aveva postato delle belle cartoline della mia Rivoli. Colpito dal suo amore per i ricordi e la città, incominciai a collezionarle, finché, ad un certo punto, mi domandai che cosa potevo farne”.
E cosa fece? “Mi dispiaceva che rimanessero nel cassetto, che pochi potessero conoscerle e apprezzarle. Come del resto mi dispiaceva che pochi conoscessero la storia avvincente delle cartoline o si soffermassero a leggere le storie di vita presenti”.
Quindi? “Allora, decisi di autoprodurre, a Natale del 2016 dopo un anno di lavoro, il volume «Bella Rivoli - Le cartoline raccontano 1900-1980». Si tratta di 120 pagine, a 19,00 euro: un libro unico, con oltre duecento immagini di cartoline della mia collezione e di alcuni collezionisti rivolesi, venti fotografie dell’Archivio storico di Rivoli, alcuni testi dell’archivio de «La stampa» di Torino. Narra in modo semplice, per nonni e nipoti, la storia della cartolina e la storia di Rivoli”.
Com’è arrivato a trasformare le cartoline in magneti? “Un giorno visitai il Museo della Reale mutua di Torino, e la direttrice mi consigliò di fare delle calamite. Pur non sapendo alcunché, la ascoltai e incominciai nel febbraio del 2017 a produrre tre calamite da frigo con rare cartoline di Rivoli. Il successo inaspettato mi ha portato a rappresentare, poco per volta, oltre cinquanta città grandi e piccole del Piemonte” (continua).