Il terremoto nelle Marche? Nonostante il tempo passato (e nonostante le scosse si facciano sentire ancora, come ieri), diversi aspetti restano insoluti, fra cui quelli inerenti al riordino degli uffici postali. L’ha rimarcato l’assessore regionale agli Enti locali, Fabrizio Cesetti.
Il postale -ha detto- è un servizio pubblico di interesse generale, “in grado di condizionare la qualità della vita dei territori, soprattutto delle piccole comunità delle zone interne collinari e montane, zone che, per la Regione Marche, coincidono oltretutto in larga parte con le aree colpite dai gravissimi eventi sismici dell’anno 2016 e per i quali si renderanno necessari, nei prossimi anni, ingenti sforzi in termini di interventi per la ricostruzione e per assicurare ai cittadini i livelli essenziali dei servizi pubblici”.
L’amministratore si è fatto carico delle preoccupazioni e delle segnalazioni emerse dai sindaci e da più parti della cittadinanza. Per questo ha domandato all’operatore un incontro, anche nel rispetto dei protocolli di intesa sottoscritti con l’azienda e dei tavoli di lavoro interregionali.
Inoltre, ha ribadito a Poste di “recedere dal graduale smantellamento o depotenziamento della rete di distribuzione della posta e dei servizi che, tra l’altro, con evidenza confligge con le finalità della recente legge sui piccoli comuni”.