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editor Fabio Bonacina

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La specialità nacque casualmente in Francia agli inizi del XX secolo. Fu Luigi Morera, nel 1975, a portarla in Italia

L’Aim nacque nel 1975
L’Aim nacque nel 1975

Fin qui (news precedente) il sodalizio. Ma cos’è, nei dettagli, la maximafilia? “È una disciplina filatelica sorta casualmente in Francia all’inizio del 1900”, prosegue nell’intervista a “Vaccari news” il presidente dell’Associazione italiana di maximafilia, Rosario D’Agata. “La cartolina è affrancata dal lato veduta, obliterata regolarmente da un ufficio postale”. Nel 1978 le sue norme sono state codificate, ma risultano in continuo aggiornamento, adeguandole anche all’evoluzione postale. “Oggi è il collezionismo di oggetti filatelici, formati da cartolina, francobollo ed annullo, con la massima concordanza possibile tra i soggetti in essi rappresentati. A ben pensarci, è forse la disciplina più completa, perché raggruppa in sé tre specialità: filatelia tradizionale (il francobollo), storia postale (il timbro) e cartofilia (la cartolina)”.

“In passato siamo stati un po’ sottovalutati, sia per colpa nostra, sia per via di una sorta di chiusura nostra verso le altre discipline, sia anche perché siamo stati sottostimati in quanto saremmo quelli che si costruiscono i loro oggetti filatelici da collezionare”.

Com’è arrivata tale specialità in Italia? Sulla falsariga di quanto fatto oltralpe, “venne introdotta nel 1975 dal fondatore, nonché primo presidente dell’Aim, Luigi Morera”.

Ci sono state evoluzioni rispetto al passato? “Sì: adesso si sta cercando di cambiare rotta, svecchiare la maximafilia ed adeguarla al mondo che cambia, all’era digitale. Desideriamo aprirci a tutte le altre specialità filateliche, con la convinzione che il mondo della filatelia recepisca questa nostra apertura. Volendo recuperare il tempo perduto”.

Come va il settore a concorso? Pure questo -prosegue lo specialista- “sta avendo una nuova rivitalizzazione. Si registra un numero crescente di maximofili che partecipa alle manifestazioni competitive, e tale inversione di tendenza si sta notando dalla nazionale di Noale del 2013. Si è avuto, da allora, qualche espositore in più e sono state presentate delle collezioni nuove. Molto invitante e allettante è la classe ad un quadro: ottenuti i primi successi ed apprezzamenti, suggerisce all’appassionato di aumentare il numero dei fogli”. Poi, se son… cartoline, finiranno timbrate!

Due pagine di collezioni, firmate da Rosario D’Agata e Celeste Barducci
Due pagine di collezioni, firmate da Rosario D’Agata e Celeste Barducci



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