Dall’arte alle cartevalori, dai libri antichi agli spiccioli, dai robivècchi agli oggetti d’artigianato. Sono 2.127 le imprese che nel capoluogo lombardo fanno del collezionismo un lavoro, registrando il +137% rispetto alle 898 del 2013. Qui -area metropolitana compresa- “si concentra quasi un decimo del totale nazionale di 29mila imprese”, per la precisione 28.753. A evidenziarlo, nell’annuale rapporto, è la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, che ha studiato i dati tratti dal registro imprese.
Più in generale, il settore si concentra su Napoli con 2.963 realtà (+169% in cinque anni), Roma con 2.621 (+181,5%), appunto Milano con 2.127 (+136,9%), Palermo con 1.100 (+55,6%.) Oltre ai mercatini, primi con 23.141 interlocutori in Italia, Roma predilige il commercio al dettaglio di libri usati (47 imprese su 312 nel Bel Paese), Milano quello degli oggetti d’arte (247 su 1.795) nonché di filatelia e numismatica (43 su 340), Venezia la vendita di articoli inerenti all’artigianato (170 su 1.438).
Per ciò che riguarda il mondo dei francobolli, delle monete e delle attrezzature correlate, la Lombardia accoglie 75 aziende, seguita da Lazio (44), Piemonte (40), Toscana (31), Veneto (30), Emilia-Romagna (29), Campania (16). Fanalino di coda, la Basilicata (1). Gli addetti sono 430.