Anche in Abruzzo si parla di uffici postali multiservizi, quale alternativa alla loro serrata (pardon, razionalizzazione) perché diseconomici. A prendere l’iniziativa è stato ora il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio.
“Non condivido affatto -ha detto- la scelta di Poste italiane di ricorrere alla chiusura degli sportelli postali”. “Riorganizzazione non può essere sempre e solo sinonimo di riduzione di servizi ai cittadini. Gli uffici postali sono un vero e proprio presidio, rappresentano un punto di riferimento per tutta la comunità, specie nei comuni dell’entroterra talvolta ingiustamente privi di una rete” caratterizzata da prestazioni essenziali.
“Mi faccio portavoce -ha proseguito- di un sentimento diffuso tra i cittadini che sono stanchi della continua riduzione di servizi”. Questo affinché la società guidata da Massimo Sarmi, definita “un’icona di garanzia e di servizio pubblico a livello nazionale”, percorra piuttosto la strategia dell’investimento nell’ambito di logiche di innovazione. In alternativa, consideri ogni altra ipotesi volta a potenziare l’offerta di supporti, in accordo con gli Enti locali interessati dai tagli. “Noi -ha concluso Enrico Di Giuseppantonio- siamo pronti e disponibili a sederci immediatamente a un tavolo e discuterne per trovare presto soluzioni condivise”.