daily news magazine
editor Fabio Bonacina

27236 news from 8/3/2003

L’ha deciso il Garante per la protezione dei dati personali: allo scopo di identificare il personale basta il cartellino sul vestito. Anche perché il sistema permetteva dei controlli vietati

No al nome sul monitor. L’ha deciso il Garante
No al nome sul monitor. L’ha deciso il Garante

“La visualizzazione sul display posto sopra lo sportello dell’ufficio postale rappresenta, allo stato, una misura diversa ed ulteriore rispetto a quella, peraltro già in uso per il personale della società operante a contatto con il pubblico, consistente nell’apposizione del cartellino identificativo, come da contratto collettivo. Gli elementi in esso compresi costituiscono già informazioni sufficienti “a vantaggio dell’utenza e in concreto idonei a garantire la funzione identificativa degli operatori (ad esempio, al fine della predisposizione di un reclamo per il servizio reso)”.

Sono alcuni dei passaggi con i quali il Garante per la protezione dei dati personali ha ordinato a Poste italiane di disattivare il sistema.

Dunque, il nome di battesimo sul display non serve. Ma c’è di più, perché la console di monitoraggio con cui la società gestiva il sistema “consentiva -annota ancora Gpdp- a oltre 12.000 soggetti incaricati -con visibilità differenziata a livello nazionale e periferico- di accedere in tempo reale e in via continuativa, ai dati relativi a tutte le postazioni e a tutti gli operatori in servizio, in qualunque momento, presso un determinato ufficio”. Oltre al nome di battesimo, comparivano ad esempio il numero di clienti serviti, i tempi medi per tipologia di pratica e la durata della singola operazione. Tali valori “potevano essere raccolti e memorizzati, anche sulla base di non ben specificate «anomalie», e potevano essere estratti in report individuali”. Quindi, “il sistema non poteva configurarsi quale mero «strumento di lavoro» indispensabile per rendere la prestazione, potendo consentire, anche indirettamente, il controllo a distanza del lavoratore. Per tale motivo Poste avrebbe dovuto adottare le specifiche garanzie previste dalla legge, tra cui l’apposito accordo da stipulare con i sindacati”.




Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl
tutti i diritti riservati
realizzato a partire dal mese di marzo 2003
registrazione Tribunale di Modena n.1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
responsabile editoriale Valeria Vaccari
redazione e ufficio stampa Claudia Zanetti
Vaccari srl - Via M. Buonarroti, 46
41058 Vignola (MO) - Italy
Tel (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06
Fax (+39) 059.760157
Cap.Soc. euro 100.000 i.v.
Registro delle Imprese di Modena n. 01917080366
P.IVA IT-01917080366
Il programma per la gestione di Vaccari news è stato appositamente creato e reso funzionante da fabioferrero.it.
Tutto il contenuto di questo sito, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright. In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati.