Non il ritratto dell’attore, com’è avvenuto nel 750 lire del 29 agosto 1995, ma quello dell’uomo, nato il 15 febbraio 1898. È Antonio de Curtis o, se si preferisce, Antonio Griffo Focas Flavio Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi de Curtis di Bisanzio. È quanto compare nel francobollo, disegnato ed inciso da Rita Fantini, che ricorda il personaggio nel mezzo secolo dalla morte, avvenuta il 15 aprile 1967. Sarà disponibile dal 16 novembre contro 95 centesimi, presentandosi su carta autoadesiva ed in fogli da ventotto (la tiratura conta su quattrocentomila unità). Naturalmente, l’annullo del primo giorno avrà come base Napoli, per la precisione lo spazio filatelia di via Monteoliveto 46. Curiosa la scelta per il bollettino illustrativo: non si tratta di un intervento originale, ma di un brano ricavato dal libro, edito da Movimento Salvemini, “Antonio de Curtis, Totò, il grande artista dalla straordinaria umanità”. È firmato dal presidente della onlus “Amici di Totò… a prescindere!”, Alberto De Marco, insieme a Duilio Paoluzzi. Molto presto -annotano fra l’altro, riferendosi alla vita del protagonista- dimostrò “doti artistiche straordinarie, ma provato dall’amarezza di essere stato registrato all’anagrafe come figlio di «n.n.» (sarà legittimato dal padre sono nel 1928, ndr), conserverà quel marchio infamante nella sua memoria, che provocherà nel futuro artista la ricerca spasmodica di una rivalsa sociale, attraverso l’acquisizione di titoli nobiliari, stimolando nel tempo una vera e propria dicotomia tra Antonio de Curtis e Totò”.
Non l’attore, ma l’uomo
13 Nov 2017 11:31 - ITALIAN ISSUES
È stata la scelta adottata per ricordare Antonio de Curtis, in arte Totò, a mezzo secolo dalla morte. Il francobollo arriverà il 16 novembre