L’epoca d’oro della specialità appartiene ormai al passato: la prima azienda risale al 1938 e in seguito, soprattutto negli anni Sessanta, la produzione si caratterizza per piastrelle, anfore grandi e piccole, piatti da parete che rappresentano vedute ed immagini locali, tratte da cartoline o dal vero. Ancora oggi, però, la ceramica sammarinese è seguita. Da qui la scelta dell’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica di “recuperare e valorizzare attività legate alla storia, alla produzione e all’espressione artistica”, celebrando tre artisti contemporanei cui sono stati dedicati altrettanti francobolli. I maestri sono Libero Cellarosi (citato attraverso il taglio da 36 centesimi, che propone un vaso biansato in maiolica realizzato tra il 2001 e il 2002), Umberto Masi (il 60 centesimi raffigura un’anfora creata negli anni Cinquanta del XX secolo) e Giorgio Monti (il vaso rappresentato sull’85 centesimi risale al 1999 ed è ispirato allo stile faentino, mentre la forma richiama quella etrusca). Libero Cellarosi, nato a Faetano nel 1945, comincia giovanissimo. Viene assunto al termine della quinta elementare ed ha come maestro Oscar Ducci, insieme al quale apre, poi, un laboratorio artigianale. Attualmente è in pensione, ma continua come hobby; insegna ai corsi per decoratore di ceramica e sta facendo una ricerca su decori, smalti e colori della tradizione sammarinese, riproponendo alcuni oggetti di stile antico. Umberto Masi, classe 1930, è autodidatta. Dopo i primi anni di ginnasio può contare su maestri d’eccezione come Achille Wildi e il faentino Giuseppe Fiumi, di cui sposa la figlia Franca. Giorgio Monti è nato a Faenza nel 1933. Consegue il diploma di maestro d’arte all’Istituto “Ballardini”, sotto la guida di Tonito Emiliani e Angelo Biancini. È il 1951 quando giunge nella Repubblica. I francobolli, raccolti in fogli da dodici con bandella sul margine destro, sono tirati in 90mila serie. Usciranno il 20 febbraio.
Omaggio alla ceramica nazionale
27 Gen 2009 00:48 - SAN MARINO
Tre i valori della serie, dedicati ad altrettanti maestri: Libero Cellarosi, Umberto Masi e Giorgio Monti. Usciranno il 20 febbraio