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editor Fabio Bonacina

27241 news from 8/3/2003

A settantacinque anni dal primo bastimento battente la bandiera svizzera, il Paese alpino dedicherà alla ricorrenza quattro francobolli

La notizia è nota, ma resta curiosa, ed una delle emissioni elvetiche fissate per il 3 marzo (sarà in prevendita dal 25 febbraio) consente di proporla. La Svizzera possiede una flotta navale di tutto rispetto, presto citata in quattro francobolli predisposti da Marco Trüeb. I tagli sono da 0,85, 1,00, 1,50 e 2,00 franchi; riprendono la “Lavaux”, la “Lugano”, la “Losanna” e la “Stockhorn”. Organizzati in sequenza, rivelano pure un quadrante.

Le prime sollecitazioni a creare una flotta nazionale risalgono al 1860, spiega il responsabile dell’Ufficio della navigazione marittima, Reto Dürler. Fu solo nel 1921, ad una conferenza organizzata dalla Società delle Nazioni, che gli Stati senza sbocchi sul mare si videro riconoscere il diritto di battere bandiera. Diritto confermato nel 1958 dalla Convenzione di Ginevra sull’alto mare e nel 1982 dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.

La prima imbarcazione che mostrò la croce bianca su campo rosso lo fece durante la Seconda guerra mondiale, nel 1941; da qui l’iniziativa postale, organizzata a settantacinque anni dalla decisione. Era il mercantile “Calanda”. Ancora oggi tali mezzi di trasporto non sono gestiti dalla Confederazione ma da armatori privati. Comunque, sono protetti dal Paese e, in caso di necessità, possono essere impiegati da questo per garantire l’approvvigionamento nazionale.

I quattro francobolli citano altrettante navi elvetiche, la “Lavaux”, la “Lugano”, la “Losanna” e la “Stockhorn”. Insieme, le immagini individuano un quadrante
I quattro francobolli citano altrettante navi elvetiche, la “Lavaux”, la “Lugano”, la “Losanna” e la “Stockhorn”. Insieme, le immagini individuano un quadrante



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