La politica estera fa cadere il Governo ma l’attività dei militari oltre confine prosegue, ad esempio in Libano. Dove un sottufficiale responsabile e tre militari, appartenenti al gruppo supporto di aderenza del 10° Reggimento di manovra, conducono l’ufficio postale militare al servizio del contingente italiano. Si trova alla base “Millevoi”, situata a nord di Shama. Dal 14 novembre -spiegano gli addetti in grigioverde a “Vaccari news”- la struttura raccoglie tutta la corrispondenza ufficiale (prioritaria, raccomandata ed assicurata) prodotta dai comandi e quella privata (solo prioritaria, con francobolli acquistabili allo stesso ufficio) del personale. Al tempo stesso, attraverso il centro postale operativo di Ospedaletto (Pisa), riceve i carteggi in arrivo dall’Italia, destinati alle diverse unità attive nel Paese mediorientale. Ogni comando presente in teatro operativo raccoglie la posta prodotta e la consegna al personale dell’ufficio, che, dopo averla verificata, la timbra con l’annullo “Operazione «Leonte» Libano”. Poi viene confezionata in colli, utilizzando il materiale assegnato da Poste italiane. A bordo di mezzi tattici, settimanalmente è portata presso lo scalo di Beirut, dove avviene lo scambio dei dispacci con l’equipaggio dell’aereo militare giunto dall’Italia.
Operazione “Leonte”: così funziona il servizio postale italiano
23 Feb 2007 00:00 - FROM ABROAD