Quando all’Istituto poligrafico e zecca dello stato si ricorre alla calcografia, i risultati sono sempre buoni, se non ottimi. È il caso del “B” (ora 1,10 euro, utile per un invio ordinario domestico di primo scaglione) emesso oggi con supporto autoadesivo per il mezzo secolo trascorso dalla morte di san Pio. L’autrice, Rita Fantini, ha trasformato una foto -che ritrae il personaggio mentre solleva il calice durante una celebrazione eucaristica- in un’opera d’arte tirata in un milione di copie (i fogli ne contengono ventotto). Naturalmente, l’annullo del primo giorno è a San Giovanni Rotondo (Foggia). Altri due manuali lo rammenteranno domenica, per il centenario delle stimmate e per la scomparsa.
Il bollettino illustrativo, compilato a quattro mani dal rettore del locale Santuario Francesco Dileo e dal responsabile dell’ufficio stampa dei frati minori cappuccini Stefano Campanella, ricostruisce quanto accaduto. Quanto accaduto tra il 21 settembre 1968, quando si ripresentarono quelle che sembravano delle consuete riacutizzazioni della malattia, fino al decesso del 23 ed al momento dei funerali e della tumulazione, avvenuti il 26. L’uomo, che all’anagrafe faceva Francesco Forgione, era nato a Pietrelcina (Benevento) il 25 maggio 1887.
L’Italia postale l’ha ricordato in precedenza con l’800 lire del 23 settembre 1998, emesso nel trentesimo dalla scomparsa, e con il 41 centesimi del 16 giugno 2002, riguardante la canonizzazione.