La norma -già bloccata nella precedente legislatura, ma presentata nell’attuale dagli ex ministri Dario Franceschini ed Andrea Orlando ed approvata dalla Camera dei deputati- “prevede pene e multe draconiane per tutta una serie di nuovi delitti da inserire nel Codice penale relativi ai beni culturali (furto, appropriazione indebita, ricettazione, impiego, riciclaggio, auto riciclaggio, alienazione, importazione, esportazione, distruzione, dispersione, uso illecito, contraffazione etc.) senza però specificare a quali beni culturali si faccia riferimento”.
Il commento espresso, oggi pomeriggio, proviene da Carlo Giovanardi (Idea - Popolo e libertà) e si riferisce al disegno di legge 882, “Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale”, segnalato dalla news precedente.
“Potenziali e future vittime di queste norme -prosegue l’onorevole- diventeranno milioni di cittadini che posseggono un bene culturale, mentre collezionisti e operatori nel settore del mercato dell’arte e dell’antiquariato e le case d’asta si troveranno in una situazione tale da paralizzare ogni loro attività”.
“Chiedo pertanto che il presidente del Senato (Elisabetta Casellati, ndr) abbia la sensibilità di voler audire in commissione giustizia, alla quale questo disegno di legge è stato assegnato in sede redigente, i rappresentanti di questa parte così importante della nostra economia per trovare soluzioni legislative che tutelino giustamente l’eccellenza del nostro patrimonio culturale e colpiscano i comportamenti illeciti, senza far prevalere una cultura autarchica e statalista che considera operatori del settore e collezionisti avversari da combattere” (fine).