Sei anni fa la scomparsa, ed ora il francobollo. Certo, non è formalmente dedicato a lui ma la mitica “rovesciata” che compare in primo piano è sua, di Carlo Parola, che allora portava la maglia della Juventus. Rovesciata tanto famosa da essere stata scelta per caratterizzare le altrettanto famose figurine che la Panini dedica ai calciatori. “Fu un fotografo scaltro –ricordano dalla Rai- ad immortalarlo in una delle immagini più famose della storia del calcio: mise la macchina a terra così da far sembrare ancora più alto il salto all'indietro di Parola. Ma andava davvero su, il centromediano al quale la guerra come a tanti campioni contemporanei tolse sogni, soldi e soddisfazioni”. Vera protagonista del francobollo da 2,80 euro al debutto lunedì è tuttavia la Panini. Azienda che nasce nel 1961, con la commercializzazione della prima collezione “Calciatori”, “anche se –precisano dall’azienda- i fratelli Panini avevano già nel 1945 la gestione di un chiosco nel corso Duomo di Modena e nel 1954 era nata l’Agenzia distribuzione giornali fratelli Panini”. Fino al 1988 la ditta è sempre stata gestita dalla famiglia, ingrandendosi e raggiungendo fatturati annui nell’ordine dei cento miliardi di lire. In quell’anno si concretizza la cessione al Gruppo Maxwell, passando, poi, più volte di mano. L’8 ottobre 1999 è tornata di proprietà italiana grazie ad un'operazione realizzata dalla Fineldo finanziaria di Vittorio Merloni, insieme al management della società modenese guidato da Aldo Hugo Sallustro. Nel 2004 -ultimo dato noto- il Gruppo Panini ha conseguito un fatturato di 363 milioni di euro, con distribuzione in più di 110 Paesi e uno staff di 582 dipendenti. Due gli annulli primo giorno varati per il francobollo; ripropongono, ancora una volta, la performance di Carlo Parola: uno verrà impiegato a Roma, l’altro a Modena.
Per la Panini, la “rovesciata” di Carlo Parola
25 Gen 2006 15:56 - ITALIAN ISSUES