Le ricorrenze? Spesso semplici automatismi, fissati dal calendario. Per questo rischiano di perdere significato. Lo sa bene il Gruppo Asm, società attiva tra Bergamo e Brescia nella fornitura di servizi di pubblica utilità, uno degli operatori di maggior rilievo in Italia per i mercati liberalizzati dell’elettricità e del gas.
Attraverso la Fondazione omonima ha atteso ben oltre l’8 marzo per rendere omaggio alle proprie dipendenti. Invece delle solite mimose, ha consegnato un articolo postale che offre il valore aggiunto dell’atto di solidarietà: una tessera (proprio quelle commercializzate dalla divisione filatelia) contenente il 60+30 centesimi del 2006 per il 28° Congresso internazionale di medicina del lavoro, il cui sovrapprezzo va a favore della lotta per i tumori al seno.
“L’8 marzo, Festa della donna, -scrivono nella lettera che accompagna l’omaggio i presidenti di Asm, Renzo Capra, e Fondazione Asm, Rosa Angela Comini- è passato con il suo carico di allegria e anche di consumismo e la donna continua ad essere protagonista nella vita quotidiana, sia professionale che familiare. Per questo, per dare visibilità ad un ruolo tanto importante, abbiamo pensato di offrire alle donne che lavorano in azienda un dono semplice ma significativo, con la finalità di poter dare un contributo a un progetto umanitario collegato a un francobollo”.
La carta valore può essere conservata così, nella custodia come ricordo. Oppure, suggeriscono i due rappresentanti, è possibile staccarla e impiegarla per affrancare una lettera; “può diventare, con lei come testimone, un passaparola con il quale dare un contributo importante al progetto umanitario”.