È dedicata al veneziano Giovanni Battista Pittoni (1687-1767) la tappa del 9 luglio che lo Smom inserirà nel percorso “Maestri della pittura”. Ne propone l’“Annunciazione”, dipinta lungo il 1757, periodo della sua piena maturità artistica.
La disposizione triangolare che fa convergere l’angelo e la Vergine verso lo Spirito santo, rappresentato dalla colomba, comunica “con immediatezza l’annuncio del salvifico evento dell’Altissimo che assume in sé la natura umana”. Le dense nubi luminose sottraggono alla vista gli arredi della stanza ed esaltano il fulgore paradisiaco dell’apparizione di Gabriele (porta dei gigli fioriti, simbolo di purezza, e, indicando il volatile che sovrasta la scena, sottolinea la volontà divina del messaggio). Quanto ai cherubini, costituiscono un’estensione dell’iconografia, come appare talvolta in alcune opere posteriori al Concilio di Trento. Alle spalle della Madonna è visibile il leggio con un volume aperto, chiaro riferimento alla preghiera in cui era assorta.
Il dipinto è conservato alle Gallerie dell’accademia di Venezia. Per l’occasione è stato trasformato in un foglietto, tirato in tremila pezzi. Si ricavano due francobolli, nominali -basati sul tariffario prossimo all’archiviazione- da 2,55 e 4,35 euro; vi compaiono, nell’ordine, l’arcangelo e Maria (continua).