Difficile mettere a confronto i mondi scandinavo e mediorientale. Se tre anni fa scoppiò il caso delle proteste contro la Danimarca per le vignette su Maometto, ora è Israele ad alzare il tono di voce, e il contrasto coinvolge principalmente la Svezia, fra l’altro presidente di turno dell’Ue.
Le critiche non sono risparmiate nemmeno alla Norvegia, che sta celebrando il secolo e mezzo trascorso dalla nascita di Knut Hamsun. Ad Oslo oggi è ricordato per aver ricevuto il Nobel della letteratura nel 1920 (conquistato con il romanzo “Il risveglio della terra”), ma numerose persone non dimenticano che, durante il Secondo conflitto mondiale, collaborò con il regime filonazista di Vidkun Quisling. Tanto da essere accusato, nel dopoguerra, di tradimento e condannato a pene pecuniarie molto pesanti, prima di morire nel 1952.
Anche l’operatore postale nazionale, Posten, ha partecipato ai festeggiamenti, emettendo un francobollo che ha debuttato il 4 agosto, giorno esatto dell’anniversario. Costa 25 corone e propone il viso del commemorato al tempo del massimo riconoscimento, mentre lo sfondo richiama “Misteri”, opera che risale al 1892. Nessun riferimento, nemmeno nella sintetica biografia proposta, all’epilogo della sua vita.