Accanto ai dati inerenti al personale (news precedente), quelli riguardanti gli impianti. Ora a Poste italiane si parla di centri di smistamento. Il quadro della rete è il seguente: cinque strutture sono definite complesse (si trovano a Bologna, Milano Peschiera Borromeo, Milano Roserio, Roma Fiumicino, Torino), altrettante superiori (Bari, Catania, Firenze, Napoli, Padova), tre standard (Ancona, Genova, Verona), tre di base (Cagliari, Lamezia Terme, Palermo). Si aggiungono nove centri operativi (Bolzano, Brescia, Lonate Pozzolo, Novara, Perugia, Pescara, Pisa, Udine, Venezia). Lungo l’anno è prevista l’introduzione di nuovi macchinari per suddividere il corriere (avverrà a Bologna, Milano Peschiera Borromeo, Napoli, Roma Fiumicino, Torino) ed i pacchi (a Brescia e Milano Roserio). Quanto alle macroaree territoriali di mercato privati, sono confermate nel numero di sei, ma con una revisione interna: l’obiettivo è far dipendere direttamente dal responsabile apicale, oltre alla gestione operativa e al commerciale, anche un nuovo interlocutore, denominato “supporto al business”. Ripensati alcuni uffici postali: 107 di essi, ora attivi su due turni e quindi anche al pomeriggio ma con scarso esito, in futuro probabilmente lavoreranno solo al mattino. La revisione considera infine i corner, ossia i punti commerciali presenti nelle sale delle sportellerie maggiori: andranno rivisti e uniformati (fine).
Poste italiane/2 Tra le novità organizzative
20 Mar 2019 13:52 - NEWS FROM ITALY
Cambiamenti per impianti, gerarchie interne, uffici: sono alcuni degli aspetti che caratterizzano l’accordo con i sindacati