Anche l’assemblea degli azionisti di Poste italiane ha dato il proprio visto, approvando oggi il bilancio riguardante l’esercizio 2006. In attesa della più volte annunciata collocazione in borsa, la società per azioni è attualmente partecipata dal ministero dell'Economia e delle finanze per il 65% e dalla Cassa depositi e prestiti spa per il restante 35%. Ma l’assemblea è andata oltre, deliberando, per il secondo anno consecutivo, la distribuzione di un dividendo agli azionisti che ammonta a 229 milioni di euro, in crescita del 96%, rispetto ai 117 milioni distribuiti nel 2005. Anche altre valutazioni fanno ben sperare per il futuro. “Il mondo della comunicazione elettronica -ha detto in un’intervista al «Corriere della sera» l’amministratore delegato della società, Massimo Sarmi- è un’evoluzione di quella cartacea ma non credo che la sostituirà. L’uso delle email è cresciuto in maniera esponenziale. Eppure il numero delle lettere è rimasto sostanzialmente stabile. Bisogna essere cauti nel parlare di scomparsa delle lettere”. Il bilancio, redatto secondo i principi contabili internazionali, si è chiuso in attivo per il quinto anno consecutivo, registrando ricavi di gruppo per 17,1 miliardi di euro, in aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente ed un risultato operativo che si attesta a 1,5 miliardi di euro (+46,6%). L’utile netto consolidato è stato di 676 milioni, ossia +94% (349 milioni nel 2005). Positivi anche i risultati conseguiti dalla capogruppo, che ha presentato ricavi totali per oltre 9 miliardi di euro (+4,5% rispetto al 2005), un risultato operativo di 1,2 miliardi di euro (+44,4% sul 2005) e un utile netto dell’esercizio di 483 milioni di euro, con una crescita record del 94,8% sul 2005 (248 milioni).
Poste italiane: via libera al bilancio e al dividendo
15 Mag 2007 01:36 - NEWS FROM ITALY