Per la paga di un’ora che il singolo dipendente donerà ai soccorsi per il terremoto, l’azienda contribuirà con una somma equivalente, quindi raddoppiandola. È quanto ha annunciato nel pomeriggio Poste italiane. La società -spiega una nota- apprezza l’iniziativa di Confindustria e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil per la costituzione del fondo di solidarietà dedicato alle popolazioni del Centro Italia, annunciando appunto la volontà di aderirvi subito. I soldi -confermano dall’associazione degli imprenditori- verranno concentrati su un conto aperto presso il Monte dei paschi di Siena e la loro raccolta continuerà fino al 31 gennaio. Prevista una “valutazione puntuale sulle modalità dell’intervento entro il prossimo mese di ottobre, in coerenza con le indicazioni delle istituzioni locali e delle autorità preposte al piano di ricostruzione, nei modi e con le forme che ne garantiscano la certezza della destinazione -comunque a sostegno di servizi/strutture di pubblica utilità- e il loro più rapido utilizzo, considerata la gravità della situazione e la necessità di avviare al più presto la ricostruzione”.

Ad oggi, una settimana dopo l’apertura, il conto corrente gratuito 900.050, “Poste italiane con Croce rossa italiana - Sisma del 24 agosto 2016”, ha raccolto 1,65 milioni di euro.

Nel frattempo, l’attenzione si sposta sui pensionati, in quanto domani sarà il primo del mese. Gli aventi diritto riscuoteranno l’abituale assegno presso gli uffici postali mobili di Amatrice, Accumoli (entrambi in provincia di Rieti), Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), Norcia (Perugia) e Visso (Macerata). I furgoni sono collocati nelle aree di accoglienza allestite dalla Protezione civile per ospitare i senzatetto. Ad ogni modo, vige il regime di circolarità: se gli interessati (ma anche i titolari di sussidio per la disoccupazione) si sono spostati, potranno ritirare il denaro in un qualsiasi altro sportello dell’operatore.

I disastri provocati dal sisma hanno avuto, ovviamente, ripercussioni sul servizio. Le comunicazioni internazionali in argomento parlano -in modo però generico- di impatti “in large aree del Paese, specialmente in Lazio, Marche ed Umbria”.

Inagibile l’ufficio principale di Camerino (Macerata), collocato in piazza Umberto I 5. In questo caso, l’utenza può rivolgersi al Camerino 1; si trova in viale Leopardi snc.