La sua testa, spesso di profilo, tipo il classico cammeo, o se si preferisce -visto che talvolta il richiamo è presente- tipo i francobolli d’antan, con il sovrano oppure la figura allegorica di turno.
È quanto spicca all’Ophen virtual art gallery di Salerno, che ospita la mostra -altrettanto digitale- “Marginali attivi - 70 Ryosuke Cohen”, aperta fino all’1 dicembre. Intende evidenziare i settant’anni raggiunti dal mailartista giapponese. Tre dense sale propongono i 164 contributi realizzati da decine di colleghi che nel tempo hanno collaborato con il festeggiato e per l’allestimento l’hanno “riletto”.
Nato nel 1948 ad Osaka, non è il primo e unico artista postale nipponico; prima di lui, ad esempio, anche Shōzō Shimamoto aveva condiviso il settore; tuttavia, è l’autore locale più longevo e per certi versi -spiegano gli specialisti- “anche il più interessante e attivo nel network internazionale di chiunque altro per la diffusione capillare della pratica”.
Attualmente -ha ammesso in un’intervista con il curatore dall’allestimento, Sandro Bongiani- conserva quanto prodotto in trentacinque anni presso un magazzino a noleggio e a casa. La sua propensione è donare in futuro a musei e gallerie il materiale, in modo da farlo utilizzare per ricerche sul settore. Qualche mese fa una selezione era stata ospitata a Pontassieve (Firenze). “L’incontro con molti artisti postali all’estero mi permette di conoscere meglio come si impegnano in un’ampia varietà di forme artistiche e di capire direttamente la loro passione per l’arte”, ha detto.