Trasformare l’Associazione per lo studio della storia postale toscana in una realtà che “riunisca, nella nostra regione, tutti i suoi cultori di storia postale, indipendentemente dal fatto che abbiano ad oggetto specifico la terra di Toscana”.
È questo l’obiettivo dell’Aspot. “Nel sodalizio -fanno notare gli iscritti- già militano collezionisti e studiosi che non si interessano alla storia postale toscana: anche a loro ed a tutti quelli che come loro, toscani, si occupano di altri argomenti di storia postale, occorre dare spazio”. La diffusione e la conoscenza degli articoli del semestrale “Monitore della Toscana” -il cui merito principale è da attribuire a Luigi Impallomeni- “potrà essere una ottima opportunità per proporre incontri di studio con questi amici e quindi avviare con loro scambi di conoscenze, che certamente produrranno risultati utili ed interessanti”.
L’Aspot ha di recente rinnovato il proprio organo direttivo, che resterà in carica fino al 2009. Oggi presidente è Roberto Monticini, webmaster e direttore responsabile della rivista on-line “Il postalista”, mentre consiglieri sono Vanni Alfani, Alberto Del Bianco, Giovanni Guerri e Alessandro Papanti. Alla carica di probiviri sono stati chiamati Pietro Lazzerini, Edoardo Ohnmeiss e Giuseppe Pallini.
Anche l’Associazione italiana collezionisti di posta militare e storia postale, dopo avere votato per il cd (“Vaccari news” del 23 settembre), ha scelto al proprio interno il presidente, confermando Piero Macrelli. Alla vicepresidenza c’è ora Ercolano Gandini, che sostituisce Emanuele Gabbini.