Nel 1918 morirono Koloman Moser (il 18 ottobre), Gustav Klimt (il 6 febbraio), Otto Wagner (l’11 aprile) ed Egon Schiele (il 31 ottobre). Quindi, tre pittori (il primo fece anche francobolli) ed un architetto (il terzo). Un anno fatidico per il Modernismo viennese, commentano ora da Österreichische post. Il periodo intorno al 1900 fu un’età dell’oro per l’arte e per la cultura nella capitale ancora austroungarica. Lungo il 1897 venne fondata la Secessione; il motto del sodalizio era “Ver sacrum” (“Primavera sacra”), che poi citava il titolo di un importante giornale d’arte; simboleggiava la speranza di un nuovo risveglio del settore. Nel campo dell’artigianato, il Wiener werkstätte si sforzò di espandere l’arte in un contesto quotidiano; il decorativo Jugendstil, con le sue linee ampie e gli elementi floreali, sostituì lo Storicismo; prese piede l’Espressionismo. I personaggi sono stati ricordati attraverso un foglietto su cui ha lavorato Anita Kern. Disponibile dal 3 agosto (la vendita ufficiale scoccherà il giorno 24), comprende quattro francobolli da 80 eurocentesimi, uno per ogni autore rammentato. Propongono altrettanti lavori, nell’ordine “Primavera”, “La morte e la vita”, una stazione ferroviaria leggera, “Autoritratto”.
Quattro artisti per un foglietto
20 Ago 2018 00:25 - FROM ABROAD
L’omaggio postale d’Austria per Koloman Moser, Gustav Klimt, Otto Wagner ed Egon Schiele, tutti morti cent’anni fa