Il volume “La posta militare del II Corpo polacco in Italia” mostra la collezione di Nino Barberis sul tema, approfondendo le più o meno attendibili produzioni correlate ed offrendo, così da poter giudicare, alcune testimonianze lasciate dai protagonisti.
Un’integrazione, però dal punto di vista dell’ambiente in cui tali soldati si trovarono a vivere dopo la Seconda guerra mondiale, è rintracciabile nel lavoro di Żaneta Nawrot e Gianluca Vernole. S’intitola “La Puglia dei polacchi” (362 pagine, 16,00 euro), frutto -spiegano dalla casa editrice, Aletti- “di incessante e fervido impegno degli autori” nel custodire e diffondere in Italia la storia della formazione comandata dal generale Władysław Anders.
Quando nel dicembre del 1943 tali combattenti sbarcarono a Taranto, “nessuno poteva immaginare quale segno avrebbe lasciato la loro presenza nei cuori della generosa popolazione” locale. Terminate le ostilità, nell’aprile 1945 si organizzarono a Trani e Barletta due centri di raccolta, dove il War relief service - National catholic welfare conference cercava fondi per la propria opera caritatevole. Gli ospiti -ricordano dal Comitato italiano pro Canne della Battaglia- spedivano e ricevevano lettere e pacchi. Da qui l’impiego della posta militare, gli aspetti marcofili, la produzione dei chiudilettera…