“Spiegò il foglio con estrema delicatezza, perché non si strappasse, e lesse avidamente il contenuto: «Caro Lucio, ho le prove certe dell’innocenza di Carlo. Devo assolutamente incontrarti. Raggiungimi appena puoi. Confido nell’amicizia e nella lealtà che ci hai sempre dimostrato. Ti abbraccio con tutto l’affetto di cui sono capace. A presto risentirti. Marta»”. “Rilesse con attenzione e crescente disagio il testo, concentrandosi su ogni parola, senza riuscire a capacitarsi, finché si soffermò sulla data: 7 ottobre 1945”…
Romanzo a base postale quello che Liberodiscrivere ha edito sotto il titolo “L’ombra del chaos” (232 pagine, 15,00 euro). A firmarlo, Maurizio Parodi.
La vicenda ruota attorno ad un’ambigua missiva, un enigma da risolvere, cinquant’anni di fatti e misfatti riguardanti la storia italiana. Dalla Resistenza tradita alla strategia della tensione per giungere agli anni di piombo. A dipanare, quasi per caso, l’intricata vicenda è il giornalista di successo Lucio Manghi durante le vacanze in un paesino della Lunigiana.
Volpe, un comandante partigiano senza scrupoli, sfuggente e spregiudicato personaggio, comprandosi la falsa testimonianza di Mario Trivelli, fa condannare a morte Furio, convinto comunista e valoroso combattente; la stessa sorte capiterà alla sua compagna Marta.
Ma qual è la profonda verità che si cela dietro gli efferati crimini? Seguendo le tracce del losco figuro, forse al centro delle operazioni clandestine della Cia, il reporter riuscirà a sciogliere il giallo, trovando una soluzione inaspettata. Grazie anche all’aiuto prestato dal maresciallo Lo Presti e dal suo vecchio professore in Filosofia, l’intrattabile Toschi.