Anche una lettera comunica. Non quella che intende normalmente chi si occupa di filatelia e posta, ma dell’alfabeto. Persino una sola, tolta da un qualsiasi contesto scritto, può servire egregiamente.
Una dimostrazione classica è il romanzo dello statunitense Nathaniel Hawthorne (1804-1864) “La lettera scarlatta”, di cui Alfaudiobook ha firmato l’audiolibro (cd con la storia interpretata dall’attore Fabio Bezzi in 8 ore e 23 minuti, 19,90 euro).
Si comincia con numerose casse “accatastate una sull’altra, piene di fascicoli ufficiali”. Magari “non del tutto inutili come fonti di storia locale”, scoperte dall’io narrante negli uffici della Dogana di Salem, capitale del puritanesimo. In un pacco misterioso, egli rinviene un cencio di tessuto rosso, “perché il tempo e l’uso e una tarma sacrilega l’avevano ridotto a poco più”. Ad un attento esame, assume la forma di una “A” maiuscola, di colore rosso, “senza dubbio servita a ornare un abito”. “L’appoggiai per caso sul mio petto… mi parve, allora, di provare una sensazione non del tutto fisica ma, quasi, come di calore bruciante; e come se la lettera non fosse di tessuto rosso, ma di ferro incandescente. Rabbrividii e involontariamente la lasciai cadere per terra”.
Da qui il racconto della vicenda, che vede, nel New England del XVII secolo, Hester Prynne condannata per adulterio ed obbligata a portare quale elemento distintivo il famigerato segno.