Ci sono missive che non vengono recapitate dall’addetto di Poste italiane, ma scaturiscono dalla sensibilità personale. Sono quelle cui allude “Lettere all’anima - Pensieri vaganti e disordinati su Dio, sul vivere e sul morire”, firmato dalla psicologa Alba Marcoli.
“Questo libro-non libro -spiega l’autrice- si è venuto a formare come quaderno d’appunti poco alla volta, durante i giorni di silenzio che mi concedevo due volte all’anno in un foyer de charité in Valle d’Aosta”. Abbracciando un arco di tempo che va dal 1996 al 2007, raccoglie e propone i suoi pensieri semiseri e sparpagliati sull’esperienza di esistere, di guardare il mondo, di vivere e di prepararsi a morire, interrogandosi sul senso della propria vita. Riflette sul tempo, gli incontri, lo stupore... Rappresenta, insomma, una sorta di testamento spirituale redatto da un pellegrino in transito sul sentiero della vita, il cui percorso è disseminato di interrogativi, dubbi, inquietanti domande su un possibile trascendente, su Dio. Gli appunti sono inframmezzati da flash autobiografici, tratti da quell’archivio inesauribile rappresentato dalla memoria.
In tali testimonianze -commenta nella prefazione il poeta Cesare Viviani- “appare subito come primo protagonista il silenzio”. Il secondo filo conduttore è la maternità: la scrittrice ha dedicato tutta la sua attenzione saggistica, già sette libri, alle difficoltà del rapporto madre-bambino, alle sofferenze dei piccoli, alle zone irrisolte nel cammino della maternità. Il terzo è il vero come territorio di scavo e di svelamento, quando viene meno il superfluo e si arriva all’essenziale.
Il volume, che conta 192 pagine e costa 14,00 euro, è edito dalle Paoline.