Le missive e i documenti firmati da Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, i due anarchici italiani immigrati negli Stati Uniti e finiti sulla sedia elettrica nel 1927. Sono contenuti nel libro “Lettere e scritti dal carcere”, su cui ha lavorato Lorenzo Tibaldo, già docente in materie letterarie nella scuola secondaria superiore e studioso del Novecento, in particolare delle forme associative dovute al movimento dei lavoratori e della Resistenza.
“Questo -annota nella prefazione il giornalista Furio Colombo- è un testo politico che ha senso e valore storico perché ci conduce anche a conoscere lo spazio, vasto benché poco frequentato, della libertà come bene assoluto, che non concede vacanza, rimpianti o ripensamenti nonostante la tristezza, il dolore, la solitudine. Sono le voci di Sacco e Vanzetti, spesso onorati come vittime innocenti, che qui appaiono per quello che sono: protagonisti della storia americana contemporanea, come i sindacalisti dei primi gruppi organizzati e dei primi scioperi, come Malcolm X, come Martin Luther King, come Cesar Chavez (il leader degli immigrati messicani clandestini nella California degli anni Sessanta)”.
Edito da Claudiana, il libro conta 324 pagine; il prezzo di copertina ammonta a 28,00 euro.