Concluso il procedimento sulla definizione del test di replicabilità inerente alle offerte di Poste italiane rivolte ai grandi clienti per i servizi di recapito di invii multipli. È quanto annuncia l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, al termine di una lunga gestione preparatoria che ha necessitato alcune proroghe.
Ora si dovrebbe passare all’applicazione: la prova servirà a valutare se altri operatori possono formulare davvero offerte paragonabili, dal valore superiore a 500mila euro, destinate agli utenti privati in grado di originare flussi importanti o formulate nell’ambito di gare ad evidenza pubblica. Sapendo che per il recapito la ditta appaltatrice dovrà comunque passare dai canali di Poste italiane, l’unica azienda capace di coprire l’intero territorio nazionale.
La verifica ha l’obiettivo di “assicurare il rispetto del principio di non discriminazione ed il contenimento di possibili fenomeni di compressione dei margini” per i concorrenti della società guidata da Matteo Del Fante.