Mentre il dibattito politico si avviluppa con argomenti della cronaca, tipo Alitalia e mozzarelle, i residenti all’estero, entro diciotto giorni dalle votazioni, hanno ricevuto le schede elettorali, “con il sistema postale -prevede il decreto legge n°24 del 15 febbraio 2008- più affidabile e, ove possibile, con posta raccomandata, o con altro mezzo di analoga affidabilità”, ad esempio l’Ems. Serviranno a scegliere dodici deputati e sei senatori appartenenti alla Circoscrizione estero, a sua volta suddivisa in quattro ripartizioni: Europa (compresi i territori asiatici della Federazione Russa e della Turchia); America Meridionale; America Settentrionale e Centrale; Africa, Asia, Oceania e Antartide. Nonostante le violazioni sulla segretezza e la personalità, segnalate in precedenza, le disposizioni restano sostanzialmente uguali al 2006: l’elettore, che non ha esercitato l’opzione del voto in Italia, nell’invio ha trovato la scheda per la Camera e, se ha compiuto i 25 anni, quella per il Senato, il certificato elettorale, le liste dei candidati e due buste. Dopo aver compiuto la propria scelta, inserisce le schede nel plico più piccolo e lo sigilla. Questo va messo, insieme al tagliando staccato dal certificato elettorale, nel secondo involucro, già affrancato. Va spedito, non oltre il decimo giorno precedente la data stabilita per le votazioni in Italia, all’ufficio consolare di competenza. Alla votazione via corrispondenza possono partecipare, con modalità molto simili ma adattate alle specifiche situazioni, i cittadini temporaneamente all’estero per motivi di servizio o missioni internazionali, nonché i loro familiari conviventi.
Residenti all’estero, torna il voto per corrispondenza
31 Mar 2008 12:05 - NEWS FROM ITALY
Le modalità estese a chi è temporaneamente oltre confine per motivi di servizio o missioni internazionali