Mentre l’Ambasciata croata di Roma -contattata anche oggi da “Vaccari news”- preferisce, diplomaticamente, non intervenire sulla vicenda, proseguono le reazioni. Da una parte va registrato lo sconcerto dei collezionisti, che conoscono il francobollo dall’1 ottobre ma solo questa mattina hanno scoperto la decisione di non porlo in vendita. Nel frattempo, qualche giornale, come “Il mattino di Padova”, aveva espresso perplessità sulla scelta e, soprattutto, sul testo, quasi uno slogan. “C'è da scommettere -scriveva Claudio Baccarin sul quotidiano- che non faranno di sicuro i salti di gioia il presidente della Repubblica Mesic e il premier Sanader quando capiterà loro sotto gli occhi il francobollo”. E poi vi sono le lamentele delle associazioni sostenitrici del progetto, come il Centro di documentazione multimediale della cultura giuliana istriana fiumana e dalmata, che ha diffuso una nota. La presa di posizione -recita il testo- “si deve all’adesione della Farnesina alle rimostranze inoltrate dal governo croato, che considera inopportuna la scritta «Fiume terra orientale già italiana». La data è stata dilazionata per non dar credito a polemiche e strumentalizzazioni da parte degli schieramenti politici croati alla vigilia delle elezioni”. La decisione “vanifica un’opera portata avanti con tatto e spirito europeo nel rispetto di una storia che deve essere di tutti. Fiume italiana è una realtà dell’evoluzione storica dell’Adriatico orientale, che fa parte di una vicenda che anche i croati devono far propria, pena un ruolo storico che vanifica ogni diritto all’immaginare il futuro”. Il francobollo -prosegue il Centro- “è un omaggio a Fiume”. “Non nasce contro nessuno: è il risultato di un approccio moderno a favore del dialogo con Fiume che non può prescindere dall’accettazione dell’Altro come parte del proprio mondo anche se passato e che ha lasciato comunque un segno importante”. Più duro è l’ex ministro alle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, per il quale “la decisione di differire l’emissione del francobollo sulla città di Fiume prevista per oggi lascia basiti”. In base a quanto annunciato dall’“Unione degli istriani - Libera provincia dell’Istria in esilio”, Gasparri con il collega di partito Roberto Menia avrebbe presentato un’interrogazione parlamentare, diretta ai ministri alle Comunicazioni e agli Affari esteri.
Rinvio del francobollo di Fiume, le prime reazioni
30 Ott 2007 21:54 - ITALIAN ISSUES