Romanzo, ovviamente con richiamo postale. Magari da leggere in spiaggia, sotto l’ombrellone. È “Quattro lettere d’amore” (352 pagine, 17,00 euro). Scritto da Niall Williams, è prodotto da Neri Pozza. Risulta pubblicato in oltre venti Paesi, raccogliendo ovunque -assicurano dalla casa editrice- un grande successo di pubblico e di critica.
Racconta la storia degli irlandesi Nicholas Coughlan ed Isabel Gore. Sono due anime forti, forgiate da un’infanzia fatta di sogni svaniti e di una sorte crudele, due anime destinate ad amarsi come raramente accade ai comuni mortali.
Lui ha dodici anni quando Dio parla per la prima volta con suo padre, un impiegato statale di Dublino perennemente vestito di grigio. Il discorso è breve e perentorio: l’uomo deve lasciare il lavoro e dedicarsi anima e corpo alla pittura. Una scelta che si abbatte con brutale violenza sull’esistenza del figlio e di sua madre.
Lei, invece, nutre sensi di colpa per quello che accadde a suo fratello Sean. Stava ballando seguendo il violino del congiunto quando la musica si dileguò improvvisamente: egli cadde a terra, gli occhi arrovesciati ed il corpo irrigidito sulla roccia, muto ed inutile, proprio come uno strumento accantonato.