Inaugurato soltanto il 9 dicembre 2003 (come ricorda l’annullo speciale predisposto allora), il Museo del tesoro di san Gennaro -dice il direttore, Paolo Jorio, che ha firmato il bollettino illustrativo- “ha già al suo attivo un interesse internazionale ed un’affluenza record”.
È dedicato a lavori mai esposti prima ed alla sacrestia con le opere, tra le altre, di Luca Giordano, del Domenichino e di Massimo Stanzione. Offre “antichi documenti, oggetti preziosi, argenti, gioielli, dipinti di inestimabile valore” che, nel corso dei secoli, sovrani, papi, uomini illustri o persone comuni hanno donato per devozione.
A caratterizzare postalmente il percorso, la tela realizzata nel 1701 da Francesco Solimena (1657-1747), pittore ed architetto fra gli esponenti del barocco partenopeo. L’opera venne impiegata sei anni fa con il manuale e figurerà sul francobollo da 60 centesimi annunciato per il 17 settembre, con annullo fdc allo spazio filatelia di Napoli.
Pensando, probabilmente, ad un aumento della domanda collezionistica in vista di “Italia 2009”, anche questo dentello, inserito nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, ha una tiratura portata dagli abituali tre milioni e mezzo di esemplari a quattro.