L’immagine scelta per catturare l’attenzione è una striscia con tre esemplari del 25 lire che l’Italia, era l’11 dicembre 1958, dedicò ad Eleonora Duse nel centenario della nascita.

I francobolli -anche se tagliati nella parte sottostante- sono serviti all’Accademia teatrale veneta per caratterizzare i dati riguardanti l’opera “Segreti postali - La storia d’amore ed arte tra Eleonora Duse e Arrigo Boito”, in calendario da oggi al 14 maggio presso il teatro Junghans, sull’isola della Giudecca a Venezia (venerdì e sabato lo spettacolo inizierà alle ore 20.30, domenica alle 17; l’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili).

Curato da Paola Bigatto e Lucia Messina, l’appuntamento vede sul palco gli allievi dell’anno di specializzazione; si chiamano Alessio Arzilli, Francesco Bertozzi, Giorgia Boscolo Sassariolo, Gianluca Bozzale, Anna De Battisti, Davide Falbo, Lorenza Gibelli, Diletta La Rosa, Cristiano Parolin, Norman Quaglierini, Nicola Rocchetti, Sonia Soro e Jacopo Tampieri.

Testimone della vicenda sentimentale è il carteggio dei protagonisti: originato nel 1884, è pieno di passione, di notazioni teatrali, di consigli letterari, rivelano gli organizzatori. È anche costellato da allusioni alla violazione della corrispondenza da parte degli addetti postali: spesso rubavano o leggevano le missive che i due amanti si spedivano durante i lunghi periodi di lontananza. D’altro canto, come resistere ad una testimonianza autografa imbucata dalla più grande attrice del momento? O allo scritto di uno fra gli intellettuali più famosi d’Italia? Come rinunciare a seguirne il rapporto clandestino nel suo svolgersi? Ecco perché in scena le epistole saranno lette proprio dai postini, immaginandoli appassionati di teatro e musica, quindi pronti a violare la riservatezza per affacciarsi, dalla propria vita da impiegati, al mondo sognato dell’arte.

Tra i consulenti, in questo caso per ciò che riguarda il servizio postale, figura Claudio Ernesto Manzati.