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editor Fabio Bonacina

27144 news from 8/3/2003

Francobolli usciti dopo il terremoto: l’Upu non riesce ad ottenere dati certi, mentre la statunitense Haiti philatelic society li definisce illegali. E la Michel...

Sembrava tutto regolare, tanto è vero che più di una testata specialistica li aveva avvallati come ufficiali, anche perché presentati da una azienda belga del settore ed accompagnati da un certificato sottoscritto dalla allora direttrice generale dell’Office des postes, Margarette Emile.

Ma così pare non sia. E non è un caso se persino l’Unione postale universale -contattata da “Vaccari news”- abbia ammesso l’impossibilità di ottenere dati certi. D’altra parte, le priorità località sono ben altre, visti i disastri compiuti dal terremoto su una situazione già prima difficile.

Sotto la lente c’è l’emissione attribuita ad Haiti in ricordo del sisma che ha colpito il Paese il 12 gennaio scorso. Secondo i dati diffusi, si tratta di quindici “francobolli” raccolti in due minifogli. Il primo ne contiene sette diversi (due tagli da 15 gourdes, tre da 25 e due da 50) e due bandelle; il secondo altri otto da 25 unità ed una vignetta.

A concludere negativamente sull’iniziativa è la statunitense Haiti philatelic society, dopo essersi confrontata con il ministro all’Industria e al commercio del Paese caraibico, Josseline Colimon Féthière, cui compete anche il servizio postale. In base a quanto riferito, l’iniziativa costituirebbe una “falsificazione”, poiché non sarebbe stata autorizzata formalmente dal Governo.

La vicenda è complicata dal cambio al vertice delle stesse Poste: Margarette Emile, che ha gestito i primi mesi dell’emergenza, è stata sostituita da Jean Ernest Paul, e più di un osservatore ha associato i due episodi.

“Crediamo -spiega dalla Michel lo specialista dell’area, Armin Forker- che i francobolli in questione siano stati prodotti legittimamente e più tardi accantonati e dichiarati illegali. Per ora non è chiaro se -prima della loro messa al bando- abbiano avuto un impiego postale”. In base a questo, nel catalogo tedesco riceveranno numeri arabi o romani, si vedrà lo sviluppo degli eventi.

Non è la prima volta che il nome di Haiti viene adoperato per sottoporre ai filatelisti “emissioni” poi rivelatesi fasulle. Negli ultimi anni, invece, ha emesso effettivamente pochissime cartevalori: l’ultima edizione del mercuriale teutonico, uscita nel 2008, si ferma con l’elenco al 2003, per il quale riporta una sola serie. Andando indietro vi sono soltanto due voci riguardanti il 2001 e cinque il 1999.

I due minifogli che la Haiti philatelic society considera illegali
I due minifogli che la Haiti philatelic society considera illegali



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