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editor Fabio Bonacina

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Nella seconda giornata di Portonovo, il confronto “La filatelia oggi e domani”. Tra approcci, punti di vista ed esperienze differenti

Tra le tante testimonianze che stanno caratterizzando “Filatelica”, promossa dal forum “Filatelia e francobolli” ed in svolgimento a Portonovo di Ancona ancora fino a tutta la mattinata di domenica, la tavola rotonda “La filatelia oggi e domani”. Dove sette relatori hanno offerto al pubblico esperienze e riflessioni per settori specifici.

A rompere il ghiaccio, l’esperto e editore Paolo Vaccari, che si è soffermato sul periodo delle cartevalori ottocentesche. “Adesso -ha detto- si cominciano ad usare testi che spiegano i perché, e questo mi affascina ancora di più, utili per approfondire usi postali, tariffe, destinazioni”. I giovani sono più acculturati di un tempo, e questo aiuta. Però, sta mancando l’interesse, “perché non ci sono soldi. Il non collezionista che apre un catalogo si spaventa per i prezzi; poi gira su internet e scopre...”.

Diverso l’approccio del direttore responsabile dei mercuriali Unificato e del mensile “L’arte del francobollo”, Paolo Deambrosi. L’azienda che rappresenta è l’unica fra le quattro operative in Italia che non vi associa attività commerciali. Poi, a editare vi sono Federazione fra le società filateliche italiane, circoli, amministrazioni postali, privati: un quadro “che si troverà sempre più in difficoltà”, anche per la scarsezza di risorse. Da qui la sua proposta degli Stati generali, dove ogni attore possa mettere sul tavolo i propri dati, per confrontarsi e ipotizzare una strategia condivisa.

Presidente dell’Accademia italiana di filatelia e storia postale, nonché art director: è Franco Filanci. Secondo il quale “è ora di cambiare strada”: dare più attenzione alla storia della posta, non ad inserire nell’album il francobollo. Ricordando che quest’ultimo “è sempre stato un mezzo per dichiarare una certa situazione”, ad esempio politica o propagandistica. Senza trascurare che si tratta di un bene voluttuario, ed al collezionista occorrono le gratificazioni. Il lato mercantile, insomma, “va messo in secondo piano”.

Da San Marino è intervenuto il direttore dell’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica, Marino Manuzzi. Ha confermato che, ancora adesso, le emissioni (in particolare le congiunte) permettono al suo Paese non solo di rafforzare i rapporti di settore, ma anche quelli diplomatici e commerciali. Ha suggerito alle Poste nazionali di rottamare tutte le macchine affrancatrici ed eliminare i “port payé”, al fine di incentivare l’uso dei francobolli.

L’informazione sul web è stata trattata dal direttore responsabile di “Vaccari news”, Fabio Bonacina. Ha sintetizzato l’esperienza decennale con l’unico quotidiano specializzato noto, il quale diffonde oltre mille notizie ogni dodici mesi, rivolgendosi agli appassionati ma anche a curiosi, agenzie di stampa, istituzioni, aggregatori elettronici. Il futuro deve essere consapevole e sereno, in quanto il francobollo ha terminato la sua fase vitale. Però, il sistema postale resta attivo, in tutto il suo interesse. Per farlo conoscere, la testata si sta impegnando pure con la specifica “app”, Facebook e Twitter, il cui impiego è stato inaugurato proprio a Portonovo.

L’età per impiegare le risorse informatiche non è un problema (anzi, internet può fare da compagnia ed aprire finestre sul mondo), ha precisato il presidente del forum, Giovanni Piccione. La struttura che rappresenta si pone come punto di riferimento per chi non ha vicino un circolo tradizionale. “È ardito, ma quasi lo può sostituire”. La sua... ricetta per il futuro passa per vari elementi, come “tp label” illustrate o cartevalori dedicate a personaggi viventi.

“Un quadro non molto esaltante”, quello che appare al giornalista e divulgatore Fabio Vaccarezza. Occorre partire dal francobollo per ricercare e scoprire la cultura. Il tempo di “fogliaroli” ed accumulatori è finito. Sono rimasti i collezionisti intelligenti, che si sono specializzati sugli aspetti tecnici del 10 centesimi di Lombardo-Veneto o sulla storia che vi sta dietro. “Il nuovo target è un collezionismo ragionato”. Ossia, la persona di media età, con indipendenza economica e tempo libero a disposizione. Ricordando che, attraverso la filatelia, si può anche socializzare.

Chiusa la tavola rotonda, restano i tanti temi, eterogenei, posti sul tavolo. Agli ideatori dell’incontro la nuova sfida: metterli nero su bianco, al fine di stimolare ulteriori interventi, riflessioni e -se possibile- scelte. A chiederlo è la Filatelia.

Nella foto in alto, per gli organizzatori di “Filatelica”, Rosalba Pigini (a sinistra in piedi) introduce i relatori della tavola rotonda; sotto, parte della sala
Nella foto in alto, per gli organizzatori di “Filatelica”, Rosalba Pigini (a sinistra in piedi) introduce i relatori della tavola rotonda; sotto, parte della sala



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