Una antefissa, il particolare del “Sarcofago degli sposi”, l’“Hermes di Veio”, l’“Apollo dello Scasato”, la “Chimera di Arezzo” e la “Testa di giovane”. Sono i sei reperti conservati al Louvre di Parigi (il primo), al Museo nazionale etrusco di Roma (il secondo), al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia (il terzo ed il quarto), al Museo archeologico nazionale di Firenze (il quinto ed il sesto). Scelti dalle Poste magistrali quale nuova tappa del percorso “La scultura nell’arte”, che segue quelle dedicate all’Antico Egitto (uscita il 22 giugno 2011) ed alla Grecia Classica (16 aprile 2012). La nuova verrà emessa il 30 aprile. I soggetti sono stati trasformati in altrettanti francobolli, tagli nell’ordine da 0,05, 0,70, 1,00, 1,90, 2,10 e 2,60 euro. I fogli sono da dodici, mentre la tiratura conta su diecimila serie complete.
Curiosamente, tre dei soggetti, il secondo, il terzo ed il quinto, figurano nella serie di quattro pezzature che San Marino dedicò allo stesso argomento, era il 16 settembre 1971; sono richiamati nei dentelli da 90, 80 e 180 lire. Il “Sarcofago degli sposi” è stato citato anche dall’Italia (regione Lazio, 45 centesimi del 26 aprile 2006) e dalla Francia (“Arte antica”, lettera di primo porto, allora da 54 cent, in prevendita dal 27 gennaio 2007).