Periodicamente, tornano. Sono i Castelli (intesi al pari dei Comuni italiani) che caratterizzano il territorio di San Marino, più volte citati nelle cartevalori. In maniera diretta figurano nella produzione avviata riprendendone gli stemmi il 3 agosto 1945 e proseguita negli anni successivi anche sovrastampata, cui sono seguite quelle del 21 marzo 1997 con i paesaggi e del 13 maggio 2005 nella versione cartolina.
Ora (per la precisione il 5 giugno), si è tornati ai dentelli, attraverso nove esemplari -uno per ogni Ente attuale- da 70 centesimi. Sono raccolti in foglietto, questo tirato in cinquantamila esemplari.
Lo spunto è stato dato dalla ratifica, effettuata al Consiglio grande e generale nella seduta del 23 ottobre 2013, della “Carta europea delle autonomie locali”, divenuta operativa con l’1 febbraio. Seguendo il principio di sussidiarietà -viene spiegato- il documento “raccomanda che gli affari pubblici vengano gestiti il più vicino possibile al cittadino”; solo quando ciò è impossibile o meno efficace la conduzione deve salire di livello.
Per rappresentare nelle vignette le singole realtà è stato coinvolto Leonardo Casali, che ha ripreso gli emblemi, associandoli ad elementi caratteristici di ogni zona, questi raffigurati in bianco e nero. Sono il campanile e la funivia di Borgo Maggiore, la fontana di Acquaviva, la chiesa di Faetano, il castellaccio di monte Seghizzo per Fiorentino, il palazzo Pubblico di Città, la casa del Castello a Chiesanuova, la chiesa di Domagnano, il campanile di quella dedicata a san Lorenzo per Montegiardino, la torre dell’orologio di Serravalle.
Discutibile il concetto, espresso sul bordo della confezione, di “serie filatelica”. La serie, come tutte le altre, è postale. L’aggettivo “filatelico” si applica a idee ed oggetti che hanno attinenza al mondo del collezionismo. Curioso, inoltre, il fatto che sulla stessa cimosa sia indicata al futuro la data dell’1 febbraio 2014.
Aggiornamento del 5 luglio 2014: il foglietto uscito (contrariamente all’immagine anticipata) richiama la data dell’1 febbraio al passato.