Il fenomeno del “phishing” torna ad interessare il settore. Dopo l’intensa campagna ai danni di Poste italiane dei mesi scorsi, e nonostante le indagini e gli arresti compiuti nel frattempo, ora si registra una nuova ondata, che coinvolge addirittura la Polizia postale.
Sono state -conferma quest’ultima struttura- “inviate numerose e-mail, apparentemente provenienti dall’indirizzo polizia@postale.it, che chiedono al destinatario di collegarsi, seguendo il link riportato nelle stesse, al sito di Poste italiane”.
Il testo che si legge nella falsa comunicazione è di questo tenore: “Nell’ambito delle misure di sicurezza adottate, controlliamo costantemente le attività del sistema. Durante una recente verifica, abbiamo rilevato un problema riguardante il tuo conto. Attività insolite del conto hanno reso necessaria una limitazione dell’accesso al conto fino a quando non verranno raccolte ulteriori informazioni di verifica. Abbiamo deciso di limitare l’accesso al tuo conto fino a quando non verrà completata l’implementazione di misure di sicurezza aggiuntive. Per controllare il tuo conto e le informazioni che Poste italiane ha utilizzato per decretare di limitare l’accesso al conto, visita il link qui sotto”.
Seguendo il collegamento riportato nella e-mail, non si viene, però, rimandati al sito originale ma a siti “clone” dove vengono registrati, per operare successive truffe, i dati immessi. Si raccomanda -conclude la vera nota firmata dalle Forze dell’ordine- “di non comunicare alcun dato personale in risposta alle citate e-mail. Sono già in corso indagini”.