Sessantacinque quadri di Michelangelo Merisi riprodotti a dimensione naturale e proposti insieme (da qui il titolo dell’iniziativa), con un interprete -anzi tre, a rappresentare le varie epoche della sua vita- nei panni del pittore che spiega storia, contesti e dettagli tecnici. È “Caravaggio - Una mostra impossibile”, visitabile sino al 13 febbraio a Milano presso palazzo della Ragione in piazza dei Mercanti, ma che ha nel suo carnet altri appuntamenti, in Italia e non.
“In un itinerario -è la sottolineatura dell’assessore alla cultura cittadino, Massimiliano Finazzer Flory- che esplora i lavori dell’artista incrociando il punto di vista cronologico e quello tematico, il visitatore può osservare, come mai prima d’ora, i dipinti riprodotti in digitale e in grande formato e scoprirne dettagli e sfumature che possono sfuggire in una fruizione tradizionale. Sarebbe inoltre «impossibile» radunare in un’unica sede tutti i capolavori del maestro e cogliere così in una singola occasione l’intera produzione di un artista che è conservata in più di un museo in Italia e all’estero”.
Uno dopo l’altro, sfilano ad esempio i soggetti di diversi francobolli, in una dimensione davvero inconsueta per delle cartevalori, ma decisamente più godibile. Accade -sono solo pochissimi esempi- per il 25 lire italiano del 28 settembre 1973 con il “San Giovanni Battista”, il 200 sammarinese del 29 dicembre 1960 raffigurante il “Giovane con un canestro di frutti”, il 65 centesimi vaticano del 22 giugno 2010 per la “Sepoltura di Cristo” (“Deposizione dalla croce”).
Da qui l’idea: e se l’approccio fosse impiegato anche in una mostra filatelica, immaginando cartevalori e documenti postali ingigantiti, così da far apprezzare pure a chi collezionista non è quegli elementi in genere notati soltanto dagli specialisti?
Aggiornamento del 4 febbraio 2011: la mostra è stata prorogata fino al 13 marzo.