Si può organizzare una manifestazione filatelica senza mostra a concorso e senza convegno commerciale, ma ciononostante in grado di coinvolgere un discreto numero di partecipanti giunti appositamente da numerose località d’Italia, Bolzano a Catania comprese? Si può, e l’ha dimostrato la quinta edizione di “Filatelica”, organizzata dal 28 al 30 settembre a Lavagna (Genova) con l’indispensabile supporto del Circolo filatelico cittadino.
Dietro, il nucleo nato su internet ma che nel tempo ha acquisito una propria “fisicità”, il forum “Filatelia e francobolli”. I cui membri si sono dati appuntamento nel centro ligure per vedersi, magari conoscersi di persona, confrontarsi e soprattutto imparare ed approfondire. Sentendo relazioni sui più disparati temi, dai bolli datari dell’ufficio postale di Chiavari in epoca prefilatelica alla storia del servizio a Samoa, dall’astronomia in chiave dentellata alla Terza guerra di indipendenza del 1866, dalle emissioni messicane del periodo di Pancho Villa al plattaggio del 15 centesimi litografico del primo tipo, dalle inconsuete produzioni del grande lago Amaro ad una vicenda assimilabile al corso particolare. Scoprendo testimonianze inedite, come quella di Flavio Pistarino, venuto a raccontare la sua esperienza con i francobolli realizzati dal Comitato di liberazione nazionale della valle Bormida. Magari cercando di migliorarsi, ed è stato il caso di Sergio De Benedictis e di Luigi Loretoni, che hanno sottoposto a “processo” le proprie collezioni sulla malaria e sulla storia postale di Narni.
Nel contesto, si è svolta la tavola rotonda che ha voluto mettere a confronto due realtà differenti ma complementari, ossia l’informazione cartacea (nel caso specifico, rappresentata dal direttore responsabile dell’“Arte del francobollo”, Paolo Deambrosi) e quella elettronica (con l’analogo rifermento per “Vaccari news”, Fabio Bonacina).
Un’occasione -quella di “Filatelica”- anche per riflettere sulle potenzialità del settore, spesso sottovalutate dagli stessi appassionati: potenzialità in grado di estrinsecarsi e lasciare il segno. A condizione di saper toccare le corde giuste. Da provare e da copiare.
A ruota, i primi commenti. “Il successo, confermato dalle numerose testimonianze di relatori ed iscritti, convalida il livello organizzativo del Circolo filatelico lavagnese”, commenta il presidente dello stesso sodalizio, Luca Lavagnino. “Rodato da anni e contraddistinto da manifestazioni di alto livello, culminate con questo congresso”. “Il bilancio -gli fa eco il presidente del forum, Giovanni Piccione- è nettamente positivo. La soddisfazione dei partecipanti, del Circolo e dei relatori parla da sola. Alcuni hanno partecipato per la prima volta, ed ho personalmente chiesto ad ognuno di loro di darmi le proprie impressioni, tutte entusiaste. Al di là delle parole, contano i fatti, e se ci sono state persone che si sono sobbarcate ore di viaggio per partecipare anche solo mezza giornata, è evidente che il congresso dà qualcosa”.