Francobollo non banale, anche se la protagonista dell’emissione, la “Gazzetta di Mantova” appare poco evidente. Nel commemorativo non c’è il quotidiano come si usa ora, ma il foglio d’epoca, per l’esattezza la copia più antica che si conosca. Risale al 27 novembre 1665 ed è conservata presso l’Archivio di stato di Modena. L’articolo di apertura -viene precisato dall’attuale redazione- concerne la visita alla corte locale compiuta dall’ambasciatore del duca di Modena, in occasione della morte di Carlo II Gonzaga. Le altre notizie riguardano le capitali estere, con Vienna in primo piano.
L’immagine della carta valore, che porta il nome di Fabio Abbati, si completa con il panorama della città lombarda e con l’attuale testata del giornale. Giornale che ha compiuto i tre secoli e mezzo, essendo nato nel 1664. Il nome odierno data 3 gennaio 1807, anche se a ruota fu modificato temporaneamente in “Gazzetta del Mincio” e “Giornale del Dipartimento del Mincio”; poi, tra il 1943 ed il 1946 dopo un lungo silenzio, divenne “Mantova libera”.
Il dentello sarà disponibile con l’1 settembre al prezzo di 70 centesimi. Autoadesivo, è stampato in due milioni e settecentomila esemplari, organizzati in fogli da quarantacinque.
Il bollettino illustrativo è stato demandato al direttore responsabile, Paolo Boldrini, mentre l’annullo del primo giorno verrà impiegato al Mantova Centro. Altre sei obliterazioni (troppe!) verranno utilizzate dal giorno 2 al 7 in piazza Mantegna.
Prevista, inoltre, una mostra commemorativa presso le fruttiere di palazzo Te; aprirà al pubblico dal 2 settembre al 31 ottobre (orari: lunedì 13-18; martedì, mercoledì, giovedì e domenica 9-18; venerdì e sabato 9-20). L’ingresso è libero.