“L’idea di questo primo viaggio nazionale nacque dal mancato compimento della Roma-Torino, dopo la caduta di Frey, a Ronciglione. Subito i migliori organizzatori nostri d’aviazione di allora vollero studiare una grande corsa aerea, per soli aviatori italiani, da effettuarsi in Alta Italia e sotto il patronato del Touring club”. A ricordarlo per iscritto è, naturalmente, Mario Cobianchi nel volume “Pionieri dell’aviazione in Italia 1908-1914” risalente al 1943, che Fiorenzo Longhi ha riproposto due anni fa per i tipi di Vaccari srl.
La manifestazione cominciò il 29 ottobre 1911, quando si svolse il viaggio da Milano Taliedo a Torino, mentre il 30 si tennero le gare al campo di Mirafiori e nel giorno successivo il tragitto di ritorno verso il capoluogo lombardo. Otto gli intrepidi che si iscrissero, e sui quali primeggiò Romolo Manissero: alla guida di un “Blériot”, svolse il doppio percorso in 3 ore, 16 minuti e 2 secondi. Per i tempi, un risultato di tutto rispetto.
Nell’occasione venne autorizzato un trasporto postale, permettendo anche uno scambio epistolare fra i due sindaci. Il servizio è testimoniato da una cartolina e soprattutto dagli annulli “Milano - posta aerea” del 29 ottobre e “Posta aerea - raid aviatorio - Milano-Torino-Milano”, quest’ultimo impiegato nei tre giorni presso la città piemontese.
Un secolo dopo, Torino (ma non Milano) ricorderà l’episodio utilizzando domani un annullo speciale presso lo spazio filatelia di via Alfieri 10, dove alle ore 11 si svolgerà l’assemblea dell’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani nel quarantesimo dalla sua nascita. La stessa sede, inoltre, fino al 26 novembre (orari: da lunedì a sabato 8.30-14, sabato chiusura alle 13) accoglierà la collezione “Ricordando quei temerari volanti”, proposta da Roberto Gottardi. Si tratta di una tematica di sessanta fogli dove è possibile riscoprire l’evoluzione dell’aeronautica italiana.