Pure il Vaticano sviluppa la comunicazione nei confronti dei collezionisti: prima con il sistema telefonico (dopo una falsa partenza, il servizio è diventato operativo), poi con un nuovo sito che ospita anche le attività dell’Ufficio filatelico e numismatico (www.vaticanstate.va). Cui presto -esattamente dal 25 settembre- si aggiungerà il nuovo allestimento fisso. Ospitato nell’ambito dei Musei vaticani, si rivolge non solo all’appassionato ma anche al turista.
L’apertura verrà annunciata con due francobolli, in uscita il 20 settembre, dal costo di 60 centesimi l’uno e rappresentanti i due settori che lo caratterizzano, ossia dentelli e monete. Il nuovo Museo –precisano dal Governatorato- “raccoglie tutta la produzione filatelica e numismatica della Città del Vaticano dal 1929 ad oggi, inclusa una selezione di bozzetti, lastre tipografiche, gessi, fusioni in bronzo ed altro materiale necessario ad illustrare le varie fasi di lavorazione per la realizzazione del francobollo e della moneta. È presente anche una retrospettiva filatelica e di storia postale (1852-1870) dello Stato Pontificio”. Non mancano ulteriori oggetti, fra cui buche per le lettere, interi postali, cofanetti e, in futuro, due postazioni informatiche dove approfondire gli argomenti. La caratteristica peculiare è però l’aver voluto associare le cartevalori ad immagini riguardanti i tempi ed il contesto in cui i francobolli sono stati emessi nonché i personaggi ed i fatti che hanno lasciato un’impronta.
La serie è tirata in 125mila minifogli, ognuno dei quali contiene cinque serie.
Sempre il 20 settembre una busta celebrativa, in vendita a 3,00 euro, ricorderà l’inaugurazione del percorso.