Pensare che più di un osservatore si era detto pessimista. La crisi economica e le condizioni meteo, che soprattutto all’inaugurazione avevano bloccato il traffico su buona parte del Nord, suggerivano una “Veronafil”, quella chiusasi oggi alle ore 13, dai toni dimessi.
Ma così non è stato, ed a parlare sono gli stessi operatori professionali. Innanzitutto in fatto di partecipazione, con un venerdì di esordio davvero intenso, nonostante, oltre al tempo, la giornata lavorativa. Sabato meno gente, ma più selettiva e con richieste mirate. Domenica mattina il solito tran-tran, con diversi stand già abbandonati: un ulteriore segno che, forse, sarebbe meglio chiudere definitivamente il sabato sera.
Anche l’ipotizzato ritorno sul mercato di materiale, da parte di privati desiderosi di monetizzare, non è stato registrato. Anzi, i commercianti (pure quelli stranieri, che cercavano i propri settori) hanno avuto difficoltà nel trovare di che rimpinguare gli stock.
A livello di acquisti, gettonata la storia postale, nonché i francobolli di Antichi Stati, Regno e prima parte della Repubblica; poco interesse per il periodo filigrana stelle (ad esclusione, naturalmente, di “Gronchi rosa” e servizi), San Marino e Vaticano. Molto bene il materiale di supporto, come album, classificatori e taschine, segno che il pubblico vuole sviluppare le proprie collezioni o, perlomeno, mettere a posto quanto ha già in casa. Decisamente positivo il settore delle novità librarie, mentre il resto del catalogo editoriale ha subito richieste in linea con le precedenti edizioni del convegno.
Intanto, gli organizzatori dell’Associazione filatelica numismatica scaligera pensano al 2009. Se il prossimo appuntamento si svolgerà dal 29 al 31 maggio, quello autunnale dovrà tenere conto di altre due iniziative già in calendario: “Italia 2009”, programmata dal 21 al 25 ottobre, e “Monacophil”, annunciata dal 4 al 6 dicembre.