Dalla benzina alle lettere, ossia dall’Eni a Poste italiane. A sorpresa è Vittorio Mincato il nuovo presidente della società, nominato questo pomeriggio in sostituzione di Enzo Cardi, che lascia l’incarico dopo undici anni.
Mincato, dal 1998 amministratore delegato del colosso petrolifero, esce quindi dalla realtà lanciata con Enrico Mattei, dove entrò nel 1957. Al suo attivo vanta, in particolare, l’impegno nell’aver traghettato alcune delle aziende collegate verso la privatizzazione.
Nato nel 1936 a Torrebelvicino (Vicenza), tra 1957 e 1977 ha operato nella tessile Lanerossi, divenendone direttore amministrativo e finanziario. Poi, l’ingresso diretto all’Eni: direttore amministrativo, assistente del presidente, direttore delle risorse umane e dell'organizzazione.
Nel 1990 si sposta nelle altre realtà del gruppo: presidente e amministratore delegato della meccanotessile Savio e presidente di Enichem Agricoltura (fertilizzanti), “realizzando –sottolineano oggi dall’Eni- la privatizzazione di entrambe”. Nel 1993 copre le cariche di vicepresidente ed amministratore delegato dell'Enichem (petrolchimica), quindi cresce a presidente, “gestendo la ristrutturazione e la privatizzazione di numerosi business”.
Vittorio Mincato è, fra l’altro, membro del comitato di presidenza dell'Associazione tra le società italiane per azioni, del consiglio direttivo della Confindustria e del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. È anche vicepresidente dell’Unione industriali di Roma.