daily news magazine
editor Fabio Bonacina

27243 news from 8/3/2003

Dedicato alla Grande guerra, ha un approccio moderno, che “mira a narrare, non a documentare”. Ed il sito collegato integra la visita con altro materiale

Tre grandi aree tematiche distinte in “La vita in trincea” al piano terra, “La vita durante l’occupazione” al primo livello (con annessa l’“Armeria di casa Marson”) e “Dalla battaglia al mito” al secondo. Impiegando le parole del… padrone di casa, è quanto può trovare il visitatore che entra al Museo della battaglia, ubicato in piazza Giovanni Paolo I a Vittorio Veneto (Treviso) ed ovviamente dedicato alla Prima guerra mondiale.

Rispetto ad altre strutture simili, questa ha, in parte, un taglio contemporaneo. Dove cioè -sono ancora i termini scelti dalla struttura- l’allestimento appare “scarno ed essenziale”. “Esso mira a narrare, non a documentare. Di conseguenza, vengono sacrificati innumerevoli reperti” (parte di essi, però, è proposta sul sito istituzionale alla voce “Museo nascosto”, fra cui una pagina -tratta dalla relazione di don Apollonio Piazza- dedicata ai piccioni viaggiatori).

Andando nello specifico, la sezione di avvio -quella più significativa- viene presentata così: “Lungo un percorso tortuoso, che riprende in maniera stilizzata l’architettura delle trincee, si vengono a conoscere momenti ed aspetti della vita trascorsa, per tempi lunghissimi, in questi angusti spazi. L’effetto scenografico è pensato per trasmettere le sensazioni vissute dai combattenti, attraverso un percorso emozionale ed immersivo che, in un crescendo anche esperienziale, passa dai temi più specificatamente bellici e militari a quelli relativi al singolo individuo, al suo tempo libero, ai suoi affetti e al suo rapporto con i propri cari”. Libri ed altri oggetti, filmati, effetti sonori, visivi ed olfattivi sono elementi che “consentono di sviscerare una realtà per molti aspetti sconosciuta”, perché “la cultura materiale dei soldati è messa in primo piano”.

Tra i materiali da scoprire nell’edificio, un avviso che ordina di uccidere tutti i colombi ed un contenitore in legno per la posta da campo, entrambi di origine austroungarica, alcuni “bolli di propaganda patriottica”, ossia dei chiudilettera, una piccola selezione di francobolli emessi a Fiume.

L’avviso per i colombi, un francobollo di Fiume ed i “bolli di propaganda patriottica”
L’avviso per i colombi, un francobollo di Fiume ed i “bolli di propaganda patriottica”



Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl
tutti i diritti riservati
realizzato a partire dal mese di marzo 2003
registrazione Tribunale di Modena n.1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
responsabile editoriale Valeria Vaccari
redazione e ufficio stampa Claudia Zanetti
Vaccari srl - Via M. Buonarroti, 46
41058 Vignola (MO) - Italy
Tel (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06
Fax (+39) 059.760157
Cap.Soc. euro 100.000 i.v.
Registro delle Imprese di Modena n. 01917080366
P.IVA IT-01917080366
Il programma per la gestione di Vaccari news è stato appositamente creato e reso funzionante da fabioferrero.it.
Tutto il contenuto di questo sito, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright. In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati.