In Georgia e in South Carolina nessun particolare rilievo, in Virginia si sono fermati diciassette impianti, nel Maryland il lavoro è stato sospeso ad Ocean City e a Smith Island.
Ma già in North Carolina le cose cambiano: secondo i dati diffusi dall’operatore postale statunitense, “Irene” ha provocato l’assenza di corrente in parecchi uffici, compresi tutti quelli attivi a Wilmington City, e ha impedito le consegne in numerose aree. Naturalmente, le strutture sono rimaste inattive laddove erano stati decisi evacuazione e coprifuoco. Una sede ha riportato guasti ed altre sessantatré hanno chiuso i battenti nell’area di Greensboro.
Nel New Jersey, invece, risultano tredici (Beach Haven, Atlantic City, Avalon, Brigantine, Cape May Point, Cape May, Longport, Margate City, Ocean City, Sea Isle City, Stone Harbor, Ventnor City e Wildwood) le zone in cui il recapito non è più operativo.
Ed ora tocca a New York, dove la situazione è in parte agevolata dal fatto che l’uragano giunge nel fine settimana. A Manhattan l’ufficio situato al 421 della 8th Avenue, attivo ogni domenica dalle 9 alle 17, oggi non apre, come sospesi sono tutti i servizi veloci. “È stata presa ogni precauzione -viene spiegato da Usps a «Vaccari news»- per garantire la sicurezza dei nostri impiegati, dei clienti e della posta”. Ed ora si monitorano le circostanze: si pensa di ripristinare il servizio nella metropoli già martedì 30 agosto e, se le condizioni lo permetteranno, anche prima.