Nel tempo diversi brani musicali sono stati dedicati alle cartevalori. L’ultimo, nato nel contesto del progetto “Filatelia e scuola” e quindi... adottato da Poste italiane, s’intitola “Francobollo giramondo”. A raccontarne il contesto sul periodico aziendale “Lettera P” è l’artefice. Ossia la referente lombarda per il settore collezionistico, Antonella Foschetti, da sempre attiva tra i giovanissimi.
È nato -spiega- “pensando alla spontaneità dei bambini, allo stupore e alle tante emozioni suscitate vedendo un francobollo, sentendone la storia, appassionandosi a una raccolta filatelica”. È un testo “scritto da me di getto, pensando a quante cose si possono raccontare sui francobolli, alle opinioni e alle domande fatte dai ragazzi incontrati. Un inno che proprio loro potessero interpretare a chiusura di questo percorso didattico per «contagiare» con la loro vivacità «grandi e piccini» e far diventare «virale» la passione per la filatelia”.
Quanto alla musica, è una composizione pop-melodica dovuta al maestro Roberto Terlizzi dell’Accademia musicale di Rovato (Brescia) ed alla professoressa Valentina Rodi.
Il brano è stato interpretato dalla “Dentello boys band”, alunni della secondaria di primo grado “Salvo D’Acquisto” di Pontoglio. Si sono esibiti il 21 giugno 2016 al “meeting filatelia” di Brescia e poi, il 17 marzo seguente, all’apertura dell’ultima edizione di “Milanofil”.
Tra i destinatari del messaggio contenuto nella canzone potrebbe esserci il ministero allo Sviluppo economico, perché il ritornello dice “Portaci nuovi dentelli / colorati e belli / che raccontano di tutto / ma piacciano a noi soprattutto”. Perché i giovani -aggiunge l’autrice- vogliono cartevalori “che siano vicini alle loro passioni… che siano «smart» come loro. Soggetti, dunque, che sappiano coniugare la storia del mondo tra passato, presente e futuro e in modo sempre più innovativo”. Chissà se al Mise tali note echeggeranno mai…