Un’“opera omnia” pensata in cinque volumi, e di cui ora è disponibile, a 16,90 euro, il primo, articolato in 144 pagine di formato “A4” ed a colori. È “Il novellario”, che l’autore (e presidente dell’Accademia italiana di filatelia e storia postale), Franco Filanci, ha etichettato quale “enciclatalogo della Posta in Italia”.
Il suo scopo -scrive l’esperto- è “ricominciare da capo”. Perché un secolo e mezzo di filatelia dall’approccio troppo amatoriale ha reso il mondo del francobollo, la sua immagine, il collezionismo ed il mercato una sorta di bazar d’altri tempi, dove si vende di tutto ed a qualunque prezzo. L’obiettivo principale è far conoscere in profondità le cartevalori (non ci si può limitare ad elencarle e valutarle) ed il piacere di raccoglierle.
Si parte dal 1861, anno di nascita del Regno d’Italia, quando “la posta è al suo top, anche se dipende dal ministero dei Lavori pubblici al pari del telegrafo, il cui ruolo resta però accessorio. In pratica, il servizio postale è l’unico vero mezzo di comunicazione a cui tutti fanno ricorso”. E si arriva all’1 febbraio 1888, quando si registra l’ultima novità significativa per il periodo che chiude al 1899: il bollettino preaffrancato per i pacchi. Tra i due estremi, numerosi aspetti, fra essi: gli interventi unificatori a taglio tecnico e legislativo (ad esempio, la riforma del 1863), la produzione dei francobolli con tutte le difficoltà riscontrate (come segnalano le diverse ipotesi accantonate), il miglioramento delle prestazioni esistenti e l’introduzione di nuove, gli ingrandimenti territoriali e le conseguenze postali della politica estera. Senza trascurare la nascita dell’Unione generale delle poste, che cominciò a muovere i primi passi nel luglio del 1875.
“È un catalogo di nuova generazione”, precisano dalla casa editrice, la Cif, “un racconto e insieme un’enciclopedia della posta e del francobollo” riguardanti il Bel Paese. Per questo ha una propria numerazione, unica e cronologica, valida per tutte le cartevalori (interi compresi) ed i loro equivalenti, ossia bolli-franchi e contrassegni di franchigia. Presenta anche i prezzi, qualificati “valutazioni indicative, da cui partire per vendite o acquisti” e riferiti a materiale normalmente reperibile sul mercato. “Riconsidera ex-novo tutta la materia filatelica e postale italiana, in base a regole precise, logiche e predefinite, così da consentire al collezionista di decidere in piena libertà e coscienza quali pezzi inserire nelle sue raccolte, e allo stesso tempo di valutare quale sia il loro giusto prezzo al di là delle mode del momento”.